AVIS Comunale di Lecco Associazione Volontari Italiani Sangue – Comune di Lecco

Mangio bene….quindi dono!

Spaghetti

Come sapete il Direttore Sanitario dell’Avis Comunale di Lecco è il Dr. Roberto Spini. Da molti anni, tutti i nuovi donatori sono passati da lui prima ancora che dal Centro Trasfusionale. Abbiamo chiesto al Dr. Spini di fare il punto della situazione rispetto al rapporto che c’è tra alimentazione e donatori. Questo è il risultato! Grazie mille Dottore!

Mi è stato chiesto di scrivere questo articolo sull’alimentazione del donatore.

Come potrete trovare alla fine del mio scritto, già sono disponibili documenti relativi al tema sia nel sito AVIS Provinciale, che in quello dell’Azienda Ospedaliera di Lecco.

Per tale motivo il mio intervento non vuole essere un tentativo di “dire in maniera diversa” ciò che già hanno preparato in modo completo ed esauriente i miei colleghi della “Medicina Trasfusionale” sotto la Guida del Dr. Prati, quanto invece un’occasione per evidenziare come l’essere donatore possa diventare, anche nel campo dell’alimentazione, uno spunto per vivere una vita sana e fare proprio uno stile alimentare che ha in sé tutti i presupposti per fare prevenzione nei confronti della principali malattie cardiovascolari (ipertensione, cardiopatia ischemica, …) e del metabolismo (obesità, diabete, iperlipemia, ……………).

Cominciamo con il dire che la corretta alimentazione è fondamentale per tutti.
Mangiare bene e in modo corretto è premessa indispensabile per una vita sana.
Corretta alimentazione e salute sono legate in modo stretto: chi mangia bene ha rischi di malattia, morbilità e mortalità più bassi di chi ha una alimentazione squilibrata, ed è questa una verità confermata da migliaiadi studi scientifici.
E se una corretta alimentazione è importante per tutti lo è in modo particolare per i donatori di sangue.E allora: Quali sono le caratteristiche fondamentali dell’alimentazione del donatore?

Possiamo affermare che l’alimentazione del donatore segue le caratteristiche generali di sana alimentazione, ovvero chi dona il sangue deve seguire una dieta sana, moderata nella quantità, varia, con limitazione dei grassi, ricca in frutta e verdura.
Frutta e verdura andrebbero consumate nella misura di 5 porzioni al giorno: due di verdura (a pranzo e cena) e tre frutti (meglio se differenti).
Per quanto riguarda le fonti proteiche occorre consumare carne, pesce, uova, formaggi, salumi e legumi. Tra le carni meglio optare per i tagli magri cercando di non eccedere con la carne rossa. Il pesce andrebbe consumato almeno quattro volte la settimana, grazie al suo contenuto di grassi polinsaturi con effetto benefico su cuore e circolazione. Anche salumi e formaggi possono essere consumati ma attenzione alla porzione, essendo alimenti ricchi in grassi andrebbero consumati circa due volte la settimana in modica quantità.

Se questi sono i principi fondamentali di una corretta alimentazione, ci sono delle caratteristiche specifiche che un donatore deve considerare abitualmente nella sua dieta? Ne possiamo individuare 3 particolarmente importanti. La dieta del donatore

1. Deve essere ricca in ferro
2. Deve essere povera in grassi
3. Deve essere ricca in liquidi

Queste tre caratteristiche sono importanti soprattutto nei giorni precedenti la donazione e nel periodo successivo.

1)       Dieta ricca in ferro. La maggio parte del ferro corporeo si trova nei globuli rossi dove funziona da “intrappolatore di ossigeno”, è pertanto un elemento indispensabile per la costruzione del sangue ed è quindi importante che l’organismo ne abbia adeguati depositi. Quando si dona il sangue le riserve di ferro dell’organismo vengono temporaneamente diminuite. Ecco perché una dieta ricca in ferro, soprattutto nei giorni precedenti la donazione e nelle settimane successive, può aiutare. Gli alimenti a maggior contenuto di Ferro sono

Tra le fonti vegetali:

  • cereali in particolare integrali (il ferro è localizzato principalmente nelle parti esterne e nel germe)
  • leguminose secche (fagioli, ceci, lenticchie)
  • ortaggi, in particolare rucola, radicchio verde, spinaci , broccoletti
  • fragole, albicocche
  • frutta secca

Si deve peraltro ricordare che il ferro da alimenti vegetali viene assorbito in misura molto limitata – circa il 10%!

Tra le fonti animali:

  • le carni, in particolare quelle rosse e nelle frattaglie
  • i prodotti ittici, in particolare nei frutti di mare, nelle alici, nello scorfano e nel pagello
  • il tuorlo d’uovo

2)       Un’alimentazione povera in grassi è fondamentale soprattutto nelle 24 ore precedenti la donazione in quanto un eccesso di grassi alimentari nei cibi che consumiamo può determinare un innalzamento dei lipidi ematici e interferire con alcuni test che vengono effettuati sul sangue stesso. Attenzione quindi ai fritti, ai tagli di carne grasse, ai formaggi e ai salumi quali salame, pancetta, lardo ecc.

Meglio optare, la sera precedente la donazione, per un sano menù mediterraneo con pasta o riso più verdure e una porzione di carni bianche (pollo o tacchino) alla griglia o del pesce. Evitare accuratamente le salse tipo maionese, i gelati, la panna, le patatine fritte, i dolci.
Da bandire ovviamente le cene ai fast food.

Tra gli alimenti poveri in grassi andranno privilegiati la pasta e il riso, le verdure, la frutta, il pollame, il pesce.

 3)       Dieta ricca in liquidi. Questo punto è particolarmente importante il giorno della donazione, nel giorno precedete e in quello successivo.
Donare sangue determina una perdita di liquidi per il nostro corpo, perdita di liquidi che dovrà essere prontamente riequilibrata. La mattina della donazione occorre bere molta acqua, ottimi anche i succhi di frutta e le spremute purché non zuccherate. Attenzione inoltre alle bevande ricche in caffeina, tipo caffè o bibite tipo cola: la caffeina ha un’azione diuretica e contribuisce a disidratare il nostro corpo! Quindi sempre meglio della buona e dissetante acqua fresca!

La corretta idratazione è fondamentale anche dopo la donazione: subito dopo aver donato e nel pasto successivo è opportuno  bere qualche bicchiere di acqua in più del solito. Anche i cibi possono aiutare a fornire liquidi: tra questi zuppe, minestroni, verdure e frutta.

Come segnalato all’inizio ecco i Links a cui riferirsi per le modalità di alimentazione riguardanti i corretti comportamenti da tenere nelle immediate vicinanze della donazione:

http://www.avisprovincialelecco.it/images/stories/provinciale/CONSIGLI__ALIMENTARI.pdf

http://www.ospedali.lecco.it/images/stories/pdf/medicina_trasfusionale/consigli_alimentari.pdf

Come ultimo argomento un cenno relativamente alla dieta del DONATORE VEGETARIANO.

Come noto tale abitudine alimentare non è controindicazione alla donazione. Peraltro il soggetto donatore e vegetariano deve fare particolare attenzione a due fattori:

  1. L’apporto alimentare di ferro. Facendo riferimento a quanto detto sopra, anche i vegetali contengono ferro, ma la sua assimilazione è proporzionalmente minore rispetto al “ferro animale”. Quindi è importante che i vegetali contenenti ferro siano particolarmente costanti nell’alimentazione.
  2. L’apporto di vitamina B12, indispensabile per la sintesi dell’emoglobina, proteina contenuta nei globuli rossi, che contiene il ferro ed è necessaria per trasportare ossigeno a tutte le cellule dell’organismo. Le principali fonti di vitamina B12 sono di origine animale (in particolare la carne rossa, il pesce ed i molluschi). Almeno, i vegetariani, dovrebbero consumare regolarmente uova e latticini che ne contengono una discreta quantità.